Sicurezza città, Minniti: «Dopo il decreto 700 allontanamenti e 80 Daspo urbani»
Subito interventi contro le nuove occupazioni, censimento degli eidfici vuoti, tolleranza zero sui roghi tossici. Sono alcuni dei temi al centro dell’audizione del ministro dell’Interno Marco Minniti, dinanzi alla Commissione d’inchiesta sul degrado urbano e le periferie.
Un nuovo modello di sicurezza per le città
Dopo il decreto sulla sicurezza urbana, convertito in legge lo scorso aprile, ci sono stati 700 ordini di allontanamento e 80 Daspo urbani, la maggior parte a Napoli e Palermo. I numeri sono stati forniti dal m. Il ministro ha sottolineato come da parte del Governo vi sia una «fortissima attenzione alle periferie». Ha spiegato che col decreto sulla sicurezza urbana approvato nei mesi scorsi «abbiamo voluto avviare un nuovo modello di sicurezza nel Paese fondato su un asse strategico tra Stato e poteri locali, sulla forte collaborazione tra gli organi statali e quelli locali». Il ministro ha parlato di «alleanza strategica» con i sindaci, «cui si chiede di essere protagonisti nelle politiche di sicurezza». Tra gli elementi importanti Minniti ha citato «il rafforzamento del controllo del territorio» e «la massima complementarietà tra le forze di polizia», sottolineando però che «le politiche di sicurezza devono consentire la vivibilità dei luoghi, non è possibile blindarli per un Paese come il nostro».
Subito interventi contro le nuove occupazioni
Migranti, insufficienti i comuni aderenti a Sprar
«Sono aumentati i Comuni che aderiscono allo Sprar, il Sistema di accoglienza per richiedenti asilo, ma il numero non è ancora sufficiente», ha detto il ministro dell’Interno, che ha ribadito che la sua strategia è basata «sull’accoglienza diffusa, equamente distribuita sul territorio con piccoli numeri, che consente processi più facili di integrazione. Occorre il progressivo superamento dei grandi Centri di accoglienza che invece non favoriscono le politiche di integrazione». E ha spiegato che «l’accoglienza diffusa è un principio volontario, non c’è uno strumento impositivo sui Comuni e sarei perplesso se ci fosse. Abbiamo invece lavorato per creare una legislazione premiale per i Comuni che accolgono: nella passata legge di Stabilità c’erano 100 milioni di euro a disposizione, quest’anno con il decreto sul Mezzogiorno abbiamo raddoppiato la cifra».
Censimento dei comuni suigli edifici vuoti
Sarà fatto in tempi rapidi – ha spiegato il ministro, un censimento con i comuni sugli edifici vuoti, «non perché si vogliano fare espropri o requisizioni, ma per avere un quadro chiaro della situazione. Ci sarà anche un monitoraggio permanente delle nuove occupazioni che vanno risolte in tempi rapidi».
Tolleranza zero sui roghi tossici
C’è la «massima attenzione», poi, sul fenomeno dei roghi tossici, «che riguarda prevalentemente Roma, Napoli e Torino, in parte anche Milano». Il ministro ha ricordato che «abbiamo messo in campo iniziative con i sindaci e i prefetti e misure straordinarie di controllo del territorio, sarà attivato anche l’Esercito se necessario». Su questo tema, ha detto il ministro, «che impatta sulla salute e sulla vita dei cittadini, c’è tolleranza zero».
Commissariamento municipio di Ostia: non si poteva prorogare l’illegalità
«Il Municipio di Ostia è stato sciolto e commissariato: il commissariamento è stato prolungato fino al massimo limite consentito dalla legge, per 24 mesi, poi si torna al corpo elettorale. Non è possibile prorogare per legge l’illegalità», ha detto poi il ministro rispondendo a una domanda di un parlamentare. Il ministro ha fissato per domenica 5 novembre la data di svolgimento delle consultazioni per l’elezione del decimo Municipio di Ostia, commissariato dopo l’inchiesta su Mafia Capitale.