“Ci mangiamo Roma”, la corruzione dilania ancora Roma. Inchiesta bis sugli immigrati.
“Ci mangiamo Roma“. Assomiglia tanto alla ormai celebre frase “Se pigliamo Roma” della banda della Magliana, la frase che l’uomo delle coop, Salvatore Buzzi, dice però riferendosi alla giunta di Ignazio Marino.
Con il mio amico capogruppo ci mangiamo Roma
Nell’ordinanza di custodia cautelare il gip Flavia Costantini sottolinea la consapevolezza di Buzzi di essere parte di Mafia Capitale e parlando con i suoi collaboratori, Michele Nacamulli, Emanuela Bugitti e Claudio Bolla (con i quali discuteva delle richieste di dimissioni avanzate nei confronti del sindaco) esibisce la certezza di poter accaparrarsi gare e finanziamenti pubblici: “Noi comunque … ti dico una cosa … lui (Marino ndr) se resta sindaco altri tre anni e mezzo, con il mio amico capogruppo ci mangiamo Roma”. È il 17 novembre del 2014 e mancano pochi giorni agli arresti della prima tranche. Chi sia l’amico di Buzzi però non è chiaro.
Comunque che Buzzi avesse entrature in Campidoglio era emerso chiaramente anche nella prima tranche dell’inchiesta. “Noi quest’anno abbiamo chiuso… con quaranta milioni di fatturato ma tutti i soldi… gli utili li abbiamo fatti sui zingari, sull’emergenza alloggiativa e sugli immigrati, tutti gli altri settori finiscono a zero … si ma non si fottono i soldi non… c’è un tempo… c’è un tempo per tutto ricordatelo, io oggi sono messo bene, sto dentro al consiglio del Cns (Consorzio Nazionale Servizi, ndr), sono ri… riverito… non c’ho debiti con nessuno, a cooperativa siamo arrivati a 986 persone, lo sai quante sono 986… tante, eh? S: mò pure le elezioni… le elezioni siamo messi bene perché Marino siamo coperti, Alemanno coperti e con Marchini c’ho… Luca (Odevaine) che… piglia i soldi per questo non rompesse il cazzo… cinquemila euro al mese roba da non credere… però è un investimento pure quello…”. Del primo cittadino Massimo Carminati, intercettato nel 2013, però diceva :”de Marino non se fida nessuno”.
“La mucca se non mangia non può essere munta”
“La mucca se non mangia non può essere munta”. È anche in questa frase la filosofia di mafia Capitale. È il 14 marzo 2013 e si discute dell’assunzione di una donna con Franco Figurelli, che lavorava presso la segreteria di Mirko Coratti, ex presidente dell’Assemblea Capitolina.