Anna Maria Franzoni ai domiciliari
Una scelta che desta perplessità da più parti, discutibile anche nei modi e nei tempi. Del resto la Franzoni è stata condannata in tutti e tre i gradi di giudizio.
La perizia psichiatrica ha escluso la possibilità di recidiva di figlicidio e così Anna Maria Franzoni è tornata a casa, a Ripoli Santa Cristina, nel bolognese. Condannata a 16 anni di carcere, di cui scontati solo 6, la madre del piccolo Samuele può così finire di espiare la sua pena con i familiari. Alcuni mesi fa era stata ammessa al lavoro esterno in una cooperativa sociale di una parrocchia della città e aveva anche usufruito di permessi per tornare nella casa sull’Appennino bolognese dove vivono il marito e i due figli.
L’Ex procuratore Bonaudo: “Non sbaglierà più”
“Non credo che sbaglierà più. Sono cambiate le condizioni: i bambini sono cresciuti, non ha più quella vita dura che spiega tante cose, non c’è più la solitudine di Cogne, ora i famigliari le sono vicini”. Così l’ex procuratore capo di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo, ha commentato la concessione della detenzione domiciliare ad Annamaria Franzoni.
Il Sindaco di Cogne: l’importante è che non sconti la pena quì
“Non credo che i giudici abbiano tenuto in considerazione le nostre volontà, ma la decisione di vietarle il ritorno a Cogne di certo non ci dispiace. L’importante era che non venisse a scontare il resto della pena quassù” – ha detto il sindaco di Cogne, Franco Allera – “Per noi è una vicenda chiusa, e prima la dimentichiamo e meglio è”.
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