L’Isis avanza in Libia. La Farnesina: italiani, lasciate il paese.
La Farnesina ha invitato gli italiani a non andare in Libia e i connazionali presenti a «lasciare temporaneamente il Paese» da quasi due settimane, dopo gli eventi dell’Hotel Corinthia. L’avviso di “viaggiaresicuri” risale al primo febbraio scorso e spiega che «a fronte del progressivo deterioramento della sicurezza e degli scontri che stanno interessando il Paese, e a seguito dell’attacco terrorista all’Hotel Corinthia con numerose vittime, si ribadisce l’invito ai connazionali a non recarsi in Libia e a quelli tuttora presenti a lasciare temporaneamente il Paese».
Tripoli nel mirino
La situazione della sicurezza in Libia si sta aggravando a causa anche dell’avanzata dei miliziani jihadisti legati all’Isis. Già presenti in Cirenaica, nelle scorse settimane gli affiliati allo Stato islamico hanno di recente preso di mira Tripoli e rivendicato l’attacco kamikaze all’hotel Corinthia del 27 gennaio in cui sono morti almeno cinque stranieri. Ieri alcuni account Twitter riconducibili all’Isis hanno annunciato l’uccisione di 21 copti egiziani rapiti all’inizio di gennaio a Sirte, ma la notizia non è stata finora confermata da fonti ufficiali.